Ambiti

La terapia individuale agisce su difficoltà e sintomi di vario genere che possono emergere in modo acuto in un determinato momento della vita o essere cronici nel tempo. Per chi vive problematiche psicologiche, spesso caratterizzate dalla presenza di ansia, depressione, disturbi psicosomatici, può essere utile un percorso di psicoterapia o di sostegno.

 

La terapia familiare offre un valido aiuto per le famiglie che, a seguito di eventi esterni o interni particolari, possono vivere momenti di disagio e sofferenza, con dinamiche relazionali intra-familiari disfunzionali.

 

La terapia di coppia è rivolta a chi vive situazioni che generano sofferenza e malessere profondi per entrambi i componenti, come in caso di separazione e divorzio, problemi legati alla sfera sessuale, difficoltà comunicative.

 

Il percorso neuropsicologico ha l’obiettivo di valutare, in una prima fase, il profilo cognitivo della persona, considerando il suo contesto esistenziale e i suoi significati. In seguito, con la progettazione di un piano personalizzato, prevede una parte di potenziamento, stimolazione e/o riabilitazione delle funzioni che risultano compromesse, con una particolare attenzione alle abilità residue.

Percorso Individuale

Prevede interventi di sostegno psicologico, di crescita personale e di psicoterapia.  Il terapeuta si ‘Prende Cura’ della Persona mediante un’esperienza clinica e di relazione che si instaura tra il paziente e il terapeuta, all’interno della quale il paziente partecipa in modo attivo al processo di cura. Attraverso il racconto di Sé in terapia e nel corso di compiti a casa, esperisce, riconosce e ‘fa suoi’ diversi modi di essere e di vivere. L’azione psicoterapica, quindi, agisce nell’esistenza dell’individuo e trasforma la sua vita, ri-posizionando i modi di essere disfunzionali e/o patologici, per orientarla verso una forma migliore, ossia più adeguata e autentica per l’individuo.

 

Servizi
• Sostegno psicologico
• Percorsi di benessere psicologico (emotivo, motivazionale e cognitivo) e di crescita personale
• Psicoterapia individuale

 

 

 

 

Sintomatologia

Difficoltà esistenziali

Creano mal d’essere e mal di vivere generale. Le persone possono intraprendere un percorso psicoterapico anche per trovare risposta a problematiche di natura esistenziale e avviare un percorso di cambiamento (“Chi sono?”, “Chi voglio essere?”, “Cosa voglio fare della mia vita?”, “Non mi capisco più!”, “Non ho più tempo per me, questa vita non è quella che volevo e che voglio”). Questi vissuti possono emergere anche all’interno delle relazioni con gli altri, per es. nel contesto lavorativo.  A volte, esperienze tali possono instaurarsi, lungo la traiettoria di vita individuale, a seguito e/o in risposta all’insorgenza di uno o più eventi stressanti, identificabili: singoli, multipli, ricorrenti o continui, (come una malattia fisica), che genera una frattura nell’unitarietà mente-corpo e richiede una presa in carico, globale e specifica, che accolga, nel modo più efficace e funzionale possibile, i bisogni psico-emozionali della Persona, al fine di sentir-si ascoltati, contenuti e compresi nell’esperienza di sofferenza più profonda, sostenendo il processo di elaborazione e adattamento rispetto quanto sta accadendo.

 

Aree d’intervento in tale ambito sono:

– Fase del pre-lutto (o lutto anticipatorio) nello specifico rispetto a patologie organiche croniche che entrano nella fase terminale.

– Fase dell’elaborazione del lutto avvenuto.

– Insorgenza di un processo di lutto “complicato”, analizzando la varie sue componenti e come affrontarlo.

Disturbi d’ansia

Condividono caratteristiche comuni di paura e di ansia eccessive con comportamenti correlati. Tra questi: fobie, ansia sociale, ansia generalizzata, agorafobia, attacchi di panico. Un individuo con tali disturbi spesso è molto incentrato su tutti i segnali che il corpo può inviargli in un dato momento e, attraverso questi, comprende e interpreta il contesto in cui si trova, che diventa così spaventoso, insicuro, incerto oppure rassicurante.

Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati

Disturbo ossessivo-compulsivo, da dismorfismo corporeo e di accumulo hanno in comune la presenza di preoccupazioni eccessive che creano disagio e compromissione del funzionamento. Di frequente, la persona potrebbe sentirsi insicura e incerta; potrebbero emergere, quindi, forme di perfezionismo con la funzione di ridurre l’inquietudine. Nella relazione con l’Altro potrebbero nascere vissuti di vergogna o forte senso di colpa (“Avrò fatto bene a rispondere così a mio padre?”, “Mi sento in colpa per non aver aiutato la mia amica in difficoltà”).

Disturbi depressivi e dell’umore

Condizioni caratterizzate dalla presenza di umore triste, vuoto o irritabile, accompagnato da modificazioni somatiche e cognitive che conducono a una difficoltà nel funzionamento e nella gestione quotidiana. In alcuni casi, la tristezza rappresenta una risposta sana rispetto a certi eventi, spesso immodificabili. Può però diventare disfunzionale se prolungata nel tempo, trasformandosi in sofferenza profonda che determina inazione, con conseguente chiusura e ri-focalizzazione sul proprio dolore. Spesso si possono vivere esperienze (es. fine di una relazione affettiva, perdita del lavoro, lutto) che fanno provare dei sintomi depressivi: ciò non comporta necessariamente l’evoluzione in un disturbo depressivo maggiore. La psicoterapia può comunque rappresentare un valido aiuto.

Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione

Sono accomunati da un persistente disturbo dell’alimentazione oppure da comportamenti inerenti l’alimentazione che determinano un alterato consumo o assorbimento di cibo, con compromissione della salute fisica e del funzionamento psicosociale dell’individuo. Tra questi: anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da binge-eating.

Le persone, nella loro quotidianità, sono in costante rapporto con l’Altro. In alcuni casi, una difficoltà nella relazione con i genitori, gli amici, il partner, il professore… può determinare una iper-focalizzazione sul proprio corpo, che diventa il mezzo attraverso il quale regolare la sofferenza emotiva esperita.

Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati

La persona vive un forte disagio per la presenza di pensieri, sentimenti e comportamenti adottati in risposta a sintomi oggettivi, non sempre spiegabili da un punto di vista medico (per es. dolori casuali e ricorrenti). In questa categoria troviamo: disturbo da sintomi somatici, disturbo da ansia di malattia, disturbo da conversione.
Il corpo diventa il terreno su cui concretamente si traduce un disagio psichico: spesso modificazioni della propria esperienza somatica (ossia di come viviamo i vari segnali del corpo) possono determinare vere e proprie modificazioni anatomiche, con possibili ricadute patologiche.

Percorso di coppia o familiare

Offre un intervento mirato a problematiche di varia natura che originano sofferenza e disagio all’interno della famiglia e/o della coppia. Il terapeuta ha il compito di osservare, ascoltare, riconoscere e normalizzare eventuali dinamiche, creando un nuovo setting congiunto all’interno del quale gli obiettivi diventino chiari e condivisi da tutti i membri della famiglia o dai due partner della coppia.

 

Servizi coppia
• Percorsi di sostegno e di psicoterapia della famiglia
• Sostegno psicologico e consulenze per la coppia genitoriale
• Percorsi di sostegno e di consulenza per la coppia
• Percorsi di psicoterapia di coppia

 

 

Terapia familiare

La terapia familiare crea un setting congiunto in cui l’attenzione viene posta sul sistema famiglia, sulle interazioni e sul processo della comunicazione, con l’obiettivo di risolvere disagi e sofferenze vissute all’interno di essa o da uno dei suoi componenti. Nel caso di un bambino o un adolescente che vive una condizione di particolare malessere, per esempio, inevitabilmente questa si ripercuote sull’intero nucleo familiare. La terapia passa dall’individuale alla famiglia.
La famiglia è infatti basata sul principio di causalità circolare: il comportamento e i vissuti del suo membro A influenzano il comportamento e i vissuti di B e di tutti gli altri membri. La problematicità non è vista a carico del singolo, ma come risultante di un sistema che, a causa di un evento interno o esterno oppure nel corso della vita, può diventare disfunzionale.

Terapia di coppia

La richiesta di una terapia di coppia può nascere da problemi di disarmonia coniugale, difficoltà di comunicazione, crisi della coppia; da situazioni di divorzio in cui l’intervento del terapeuta è di sostegno per il partner che non vuole la separazione; da difficoltà legate alla sfera sessuale. A volte la coppia richiede aiuto per la presenza di sintomi di tipo ansioso, depressivo, psicosomatico o per situazioni di sofferenza a carico di uno dei partner, a seguito di esperienze esistenziali difficili (crisi di mezza età, perdita del lavoro, malattia…). L’intervento prevede: ‘training di comunicazione’ che identificano e modificano le modalità che intralciano la buona comunicazione; ‘percorsi di accettazione’ che permettono un ascolto attivo dell’altro, uscendo dal proprio punto di vista (il partner è colui che è, non colui che vorremmo); compiti a casa; esercizi di role playing. Dopo un’attenta valutazione di obiettivi, vissuti e significati esistenziali dei singoli componenti della coppia, si lavora assieme affinché si crei un obiettivo congiunto che favorisca modalità relazionali più funzionali, che non prevedono il cambiare l’altro, ma che possano migliorare l’ascolto reciproco, la vicinanza dei vissuti emotivi, la capacità di esprimere le proprie esigenze riconoscendo anche quelle del compagno/a.

Neuropsicologia

Per l’adulto e l’anziano, si propone come intervento volto alla valutazione di eventuali difficoltà cognitive, acquisite a seguito di un evento incidentale o una malattia, e alla creazione di un progetto condiviso con la persona per potenziare, stimolare o riabilitare abilità deficitarie, con particolare attenzione alle abilità residue e al contesto esistenziale. L’intervento prevede la possibilità di aggiungere un percorso di sostegno e/o psicoterapia per l’individuo e per la famiglia, poiché queste difficoltà compromettono più livelli dell’esistenza.

Per l’età evolutiva, offre un intervento per disturbi del neurosviluppo (ADHD/DDAI, DSA, DSL) con percorsi personalizzati di potenziamento cognitivo e di benessere emotivo, per agire sull’autostima e sull’autonomia scolastica e sociale del bambino o dell’adolescente.

Ambito della neuropsicologia dell’età evolutiva

Percorsi di potenziamento cognitivo e di benessere emotivo per le difficoltà di apprendimento, di attenzione, di linguaggio. Questo servizio offre anche la possibilità di collaborare in sinergia con altre figure professionali (logopedista, neuropsicomotricista, pedagogista, educatore, insegnanti, tutor domiciliare) affinché vi sia una presa in carico globale, coerente e multidisciplinare.
L’intervento mira ad alcune difficoltà cognitive che sottostanno e talvolta contribuiscono a disturbi del neurosviluppo, come la disabilità intellettiva, i disturbi della comunicazione (disturbo specifico del linguaggio – DSL, disturbo fonetico- fonologico, disturbo della fluenza – balbuzie), il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD/DDAI), il disturbo specifico dell’apprendimento (DSA).

Ambito della neuropsicologia dell’età adulta e dell’anziano

Brevi screening, valutazioni cognitive approfondite, creazione di percorsi di potenziamento/stimolazione/riabilitazione centrati sulla persona, considerando il suo contesto esistenziale e la sua storia di vita. L’assessment e il trattamento possono essere conseguenti; in alcuni casi il paziente ha già una attendibile documentazione clinica, per cui dopo un colloquio clinico si può procedere direttamente con il trattamento.
I disturbi neurocognitivi consistono in un declino acquisito della funzione cognitiva, con particolare riferimento ad attenzione, funzioni esecutive, apprendimento e memoria, linguaggio, area percettivo-motoria, cognizione sociale.

• Disturbo neurocognitivo ‘maggiore’: significativo declino in uno o più domini cognitivi che interferisce con l’indipendenza nelle attività quotidiane.
• Disturbo neurocognitivo ‘lieve’: modesto declino in uno o più domini cognitivi che non interferisce con l’indipendenza nelle attività quotidiane.